Interviste. Da sinistra: Sneha, Kalyani, Vikas (e l'intervistato)
Interviste 2. Bhagwan e Aparagita.Donne all'opera con i chapati (lavoro che ovviamente non verra' considerato tale dalle statistiche ufficiali)
Uomini a tavola prima di un matrimonio
Le difficolta' incontrate nel cercare connessioni internet continuano, ma la cosa ha smesso di stupirmi. Per qualche strano motivo mi ero convinta che 'la rete' arrivasse davvero dappertutto, una sorta di tappeto steso sul mondo che ci rende tutti uguali (ed accessibili). Ma anche a Warvate Kanderao, il secondo villaggio delle mie peregrinazioni, tappeti e uguaglianza sono parole utopiche. Nord del Maharastra, Buldana district. Una zona completamente arida, dove meno dell'1% delle terre vengono irrigate. Coltivano cotone (venduto a prezzi eternamente decrescenti, nonostante il largo utilizzo di sementi geneticamente modificate), noccioline (groundnut, le ho mangiate ancora un po, verdi, sono divine..), lenticchie ed altre varieta' locali.
Diversificazione prossima allo zero, terreni sempre piu' asciutti e inproduttivi, frammentazione costante delle proprieta' (ogni figlio maschio ha diritto ad una fetta uguale di eredita' - se il padre coltivava 12, il figlio coltiva 3 o 4, se gli va bene), indebitamento sistematico dovuto a rendite sempre decrescenti sono i principali problemi che affliggono la zona.
A differenza di Dungharia, il primo villaggio nelle colline del Rajasthan (dove vigeva una divisione sociale di tipo tribale), a Warvate il sistema delle caste e' una realta' preponderante. I commercianti vivono in enormi castelli di cemento dipinti di brillanti blu e rosa, i contadini si possono permettere una casa di fango e pietre, i braccianti vivono in catapecchie di paglia e fango che vengono distrutte all'arrivo del primo monsone.
Esiste pero' una strana forma di uguaglianza all'interno del villaggio - la presenza costante di enormi poster di bambini bianchi come il latte, con riccioli biondi da spot pubblicitario. Loro ridono, i denti da latte bene in vista. Alle loro spalle scritte inquietanti ('god is always with you', o meglio, 'don't adapt your dreams to your powers, but your powers to your dreams').. In seconda posizione, immagini di pagode giapponese, seguite dalla sempiterna cascata idillica immersa nel verde, ricordo costante dell'acqua che qui non c'e'.
RITRATTI
3 commenti:
Wonderful stuff, Vale. Thanks. And I'd love to see more photographs of not just how people live, but where they live. I'm intrigued, for example, by your mention of concrete castles...
in realtà mi conforta sapere che la rete non imprigiona tutto..
che soddisfazione c'è a viggiare se tutto resta ad un palmo di mano? foto splendide ma ha ragione charles mi manca qualche veduta d'insieme descrittiva..non lasciarci solo i particolari!!
baci
Vale, ti penso molto e non smetto di seguire il tuo viaggio attraverso le tue splendide foto e le tue parole, da cui trapelano le tue sensazioni, i tuoi pensieri,i tuoi sussulti interiori, con quella trasparenza che da sempre caratterizza la nostra comunicazione...
Ti abbraccio e ti dico che...i particolari sono un modo di guardare le cose...e sono anche il mio ;)
buon tutto
Laura*
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