Se ho superato la mia pigrizia congenita e sviluppato una passione per la montagna, è solo grazie ad Abelardo e alla Strega delle Dolomiti. Quando ero bambina, ogni estate mio padre doveva lottare contro le danze della pioggia che architettavo con mio fratello, nella speranza di non essere trascinata a camminare tra le vette del Catinaccio d'Antermoia, del Sasso Lungo o del Sella.
Ma un giorno papà ha cominciato a raccontare. E da allora..
Abelardo è un buono che finisce per fare la parte del cattivo. A poco meno di un mese stacca il capezzolo della madre con un morso, e da allora comincia la sua saga. La storia di base è semplice: la famiglia lo odia e lo manda in riformatorio, lui fugge in mongolfiera ed atterra in mezzo alla foresta amazzonica dove un gruppo di aborigeni decide di mangiarselo, cucinandolo per lunghe ore in un pentolone pieno d'erbe. Ma Abelardo sopravvive. E comincia le sue battaglie con la Strega delle Dolomiti per il predominio sulle vette italiane.
A natale io e Nicky abbiamo deciso di rappresentarne una nostra versione come regalo per papà. Questi sono alcuni estratti dei nostri sforzi..
Abelardo stacca il capezzolo alla mamma
A quattro anni, si ciba di animali morti
Rabbia al riformatorio
Fuga in mongolfiera
Nella pentola che lo renderà immortale
30 marzo 2007
29 marzo 2007
I Senza Terra (radici in movimento)
Serata al Queens, locale sperduto sulla Colombo (n° 1800)
Un pò di pubblicità agli amici non fa mai male.. E poi questa foto da coro Alpino mi fa ridere, ondeggiavano tutti e tre nel sottofondo mentre Roberto modulava un canto Sardo con la chitarra.. (Marta ha una faccia da 'vocazione ultraterrena'!)
Un pò di pubblicità agli amici non fa mai male.. E poi questa foto da coro Alpino mi fa ridere, ondeggiavano tutti e tre nel sottofondo mentre Roberto modulava un canto Sardo con la chitarra.. (Marta ha una faccia da 'vocazione ultraterrena'!)
19 marzo 2007
Assenza d'inchiostro
Non avrei mai pensato di ritrovarmi a scrivere su una rete eterea, dove l'inchiostro nero non ha neanche ragion d'essere.
Ma forse è il modo migliore per infilarsi tra le maglie, per svelare l'anello che non tiene: approfittare dell'instabilità digitale per combatterla, e, combattendola, apprezzarla.
Partirò presto per l'India, sarà questo il mio modo di raccontarmi (con molto imbarazzo e foto a volontà).. Grazie Rocco per la spinta - vedremo se ne sarò degna!
18 marzo 2007
15 marzo 2007
The Office
Il mio ultimo giorno all'Ansa, assieme ai miei 'compagni di ufficio' (non sono mai riuscita a dire 'colleghi', mi faceva sentire troppo adulta)
Da sinistra verso destra:
dietro - Cristiano, Roberto, Fabio, Ettore, Arabella
davanti - Marta, Chiara, io, Angela (capo, in ginocchio), Grazia e Lawrence
Una foto a testa..
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